Dopo l’annuncio del Comune che il traffico intorno alla Rotonda a Imbuto avrebbe subito delle variazioni, si sono sollevate molte polemiche che devo dire la verità, mi hanno anche stupito. Devo ricordare a tutti che io sono stato l’unico viterbese che si è lamentato per il nodo che rappresentava questa infrastruttura anomala, creando code a tutte le ore del giorno.
Ho impegnato 214 giorni di presidio in presenza sulla rotonda con la pioggia, il vento e anche il freddo pungente. Tutti gli automobilisti erano d’accordo con me sulla necessità di modificare quel “nodo scorsoio” nel traffico cittadino. Adesso che l’Amministrazione comunale ha annunciato le modifiche provvisorie alla viabilità, per la rilevazione dei dati del traffico, che è il primo passo utile e necessario per lo studio delle modifiche da apportare, per renderla scorrevole e moderna, ecco una levata di scudi che mi lascia perplesso. E’ pur vero che la nuova viabilità comporterà qualche sacrificio, ma tutti i cittadini dovrebbero accettarlo, pensando ai benefici che porterà, al traffico di tutti i giorni, una rotonda modificata e resa scorrevole. Ricordo a tutti che quella rotonda è stata realizzata in modo sbagliato, senza studi accurati che ne avrebbero scoraggiato la costruzione.
Oggi che l’assessore Aronne si è messo all’opera in maniera scientifica, scegliendo un mese più leggero di traffico per le scuole chiuse, ecco che in molti cercano di fare in modo di lasciare tutto così come è attualmente. Ma noi viterbesi non possiamo cadere nel tranello di chi soffia sul fuoco perché vorrebbe la rotonda intoccabile (interessi?). Noi siamo dell’idea che tre anni sono stati troppi e che è arrivato il momento di togliere quel “tappo” al traffico cittadino. Avete mai visto guarire dalle malattie senza fare visite e senza assumere medicine? La rotonda è nata profondamente malata e va curata. I cittadini devono accettare questi piccoli sacrifici e non guardare al dito ma alla luna.
Giovanni Faperdue